Come inviare newsletter – 16 consigli da seguire
di Michele Magnani ultimo aggiornamento

Come inviare newsletter – 16 consigli da seguire

Volete che le vostre campagne e-mail risplendano e che il vostro pubblico clicchi sui vostri annunci? Allora parliamo di come ottimizzare il design delle email.

Un buon design non è pensato solo per l’appeal visivo, ma deve anche rendere il messaggio chiaro e fruibile al lettore. È studiato per aiutarvi a costruire relazioni più forti con il vostro pubblico, a vendere di più i vostri prodotti e a migliorare il vostro ritorno complessivo sull’investimento nell’email marketing.

In parole povere, se volete avere successo con l’email marketing, avrete bisogno di email ben progettate e di inviare newsletter con un bel design.

Non preoccupatevi se il design non fa proprio per voi. Potete imparare a costruire delle belle email e a gestire delle campagne di email marketing efficaci in pochi semplici passi.

Tutto quello che dovete fare è seguire queste buone prassi quando create i vostri template per le newsletter.

Sei interessato a saperne di più? Dai un’occhiata a come creare email professonali con GetResponse e scopri quanto può essere facile. E se non vuoi partire da zero, puoi semplicemente utilizzare uno dei nostri template gratuiti e personalizzarli in modo che si adattino perfettamente al tuo brand! Se vuoi vedere prima il funziona GetResponse in azione, segui il nostro rapido video tutorial in fondo a questo post.

Sommario

16 consigli per creare newsletter professionali

Il design delle vostre email e la loro ottimizzazione inizia ancora prima che i vostri iscritti aprano il messaggio – a partire dalla loro casella di posta. 

Ci sono tre elementi principali della vostra email che il vostro pubblico vedrà prima di decidere se cliccarci e leggerla. Inziamo ad analizzare questi tre elementi, per poi passare alle singole specifiche che deve avere una newsletter.

Per aiutarvi a capire meglio ogni elemento, useremo questo modello di email che abbiamo creato per la nostra newsletter🙂

GetResponse esempio template newsletter

1. Personalizzare il nome del mittente

L’obiettivo primario quando si scrive il nome del mittente è quello di informare il destinatario della provenienza del messaggio. Ma non è tutto. Il nome del mittente ha anche il potere di rinforzare la riga dell’oggetto e la preintestazione, aumentando così i tassi di apertura generali.

Affinché questo accada, il nome del mittente deve essere riconoscibile e affidabile, e non può assolutamente essere ingannevole. A condizione che i vostri abbonati abbiano esperienze positive con il vostro brand, saranno più inclini ad aprire messaggi con il nome del mittente accanto ad esso.

Cosa mettere nel nome del mittente

Ci sono diversi modi per costruire il nome del mittente.
Ecco alcuni dei modelli molto usati che potreste seguire (con esempi):

  • [Nome dell’azienda] – GetResponse
  • [Nome della persona] di [Nome della società] – Michal di GetResponse
  • [Nome dell’azienda] [Nome del messaggio o dell’argomento] – Newsletter GetResponse
  • [Nome del reparto] in [Nome dell’azienda] – Contenuto in GetResponse
  • [Nome della società] Team/Funzioalità/Ruolo – GetResponse Team
  • [Nome del dipendente] – John Smith

2. Usare un oggetto convincente

Proprio come un buon trailer di un film, l’oggetto della mail deve essere interessante, divertente, coinvolgente e fornire informazioni sufficienti a convincere i tuoi destinatari ad aprire la e-mail. E poiché le caselle di posta elettronica tendono ad essere molto affollate, è necesarrio distinguersi in qualche modo rispetto alla concorrenza.

L’oggetto dell’e-mail – best practice

Ecco alcuni degli elementi che potete utilizzare nelle righe del vostro soggetto per renderli più riconoscibile in una casella di posta in arrivo:

  1. Personalizzazione (ad esempio il nome del destinatario)
  2. Numeri
  3. Emoji
  4. Parole potenti
  5. Domande
  6. Giochi di parole
  7. Idiomi
  8. Termini relativi al vostro marchio
  9. Marchi che il vostro pubblico riconoscerà immediatamente

Allo stesso tempo, si dovrebbe evitare quanto segue:

  1. Scrivere le righe del soggetto in maiuscolo
  2. Uso di punteggiatura eccessiva
  3. Utilizzando RE:, FW: e altre frasi che possono indurre il destinatario a pensare che si tratti di una comunicazione personale
  4. Uso di frasi comunemente associate allo spam
  5. Ingannare in qualsiasi modo le persone per far aprire le vostre e-mail

Per ispirazione, ecco qualche oggetto creativo delle email che Phrasee usa nelle sue newsletter:

Lunghezza della linea del soggetto

Quando si usano troppi caratteri nell’oggetto si rischia di risultare tagliati in alcuni provider di posta elettronica. A causa di questo problema, il vostro messaggio può perdere il suo significato (e l’impatto), o anche finire per sembrare divertente o imbarazzante a volte. Per essere sicuri che il vostro messaggio venga recepito, dovrete mantenere l’oggetto relativamente breve (meno di 60 caratteri).

Detto questo, non preoccupatevi troppo se non siete in grado di ridurre le parole. Il nostro studio ha dimostrato che le righe dell’argomento più efficaci non seguono la regola del “tienilo breve” e si concentrano maggiormente sulla specificità. Dopotutto, se il vostro brand ha credibilità, il vostro pubblico, non si preoccuperà se usate emojis o un numero eccessivo di personaggi.

Notare la differenza notevole di lunghezza dell’oggetto in questi due casi sopra riportati.

Utilizzo di emoji nell’oggetto dell’email

Le Emoji possono aiutare a far risaltare le vostre e-mail, ma è sempre una buona idea includerle nell’oggetto? Finora non c’è un opinione comune.

In questo articolo sull’uso degli emojis nell’oggetto delle e-mail abbiamo fatto riferimento a diversi studi che hanno mostrato gli effetti positivi e negativi di questa strategia. Abbiamo fatto inoltre una nostra ricerca, che ha dimostrato che gli emojis possono aumentare il vostro tasso di apertura del 3%, ma fin ora sono utilizzati solo da circa il 4% dei marketer, quindi bisognerebbe avere un dato più ampio per un’analisi più dettagliata.

Noi siamo appassionati dell’utilizzo degli emoji, nel vostro caso, dovrete testare voi stessi questa tattica e vedere se corrisponde al tono della vostra comunicazione e alle esigenze del vostro pubblico di riferimento.

Personalizzare l’oggetto dell’email

La personalizzazione è una tattica abbastanza comune usata dai marketer per creare l’oggetto particolare nelle loro e-mail. Il più delle volte viene usata per mostrare il nome del destinatario o qualche altra specifica, come il nome dell’azienda o la sua posizione. In uno scenario più sofisticato, potreste creare linee tematiche completamente diverse in base ai comportamenti dei vostri iscritti.

Ad esempio, se sai che il tuo cliente ha già acquistato uno shampoo per capelli ricci o una tintura speciale per capelli, potresti fare riferimento al loro tipo o colore di capelli nell’oggetto dell’email.

I nostri dati suggeriscono che personalizzare il campo dell’oggetto potrebbe aiutarvi ad aumentare il vostro tasso di apertura di circa 0,5 punti percentuali. Ma, come sempre, dovrete testarlo per vedere se puoi risultati simili (o migliori) con il vostro target di riferimento.

3. Testo di intestazione

Infine, abbiamo il testo di preheader, chiamato anche testo di snippet.

I nostri dati mostrano che i messaggi con preheader hanno un tasso medio di apertura di circa il 29%. Si tratta di quasi il 7% in più rispetto alle e-mail senza preheader. Eppure, sorprendentemente, solo l’11% dei messaggi ne contiene uno.

Anche se questo potrebbe essere solo una correlazione, crediamo che i sottotitoli funzionino e che valga la pena integrarli nella vostra strategia di email marketing. Per esempio, l’aggiunta di un link come “visualizza questo messaggio online” nel vostro preheader non richiederà molto sforzo e potrà aiutare il vostro pubblico a visualizzare la newsletter, anche quando le immagini vengono automaticamente bloccate dal loro client di posta elettronica.

Come creare un buon preheader

Dovete pensare al preheader come all’estensione della vostra linea di soggetto. La vostra ulteriore possibilità di fornire ulteriore valore o informazioni di interessante che non potreste inserire nella vostra linea di soggetto.

L’approccio migliore è quello di creare questi due elementi in coppia, in modo che il preheader si basi e completi il vostro soggetto della mail. Nel nostro articolo sulle migliori pratiche di email marketing, abbiamo condiviso alcuni ottimi esempi che vi ispireranno.

Vediamoli di nuovo qui:

Oggetto dell’email: Tutto in sconto. In Vendita su tutto il sito. Solo ora.

Preheader testo: E’ il nostro compleanno 🎉 Sconti personalizzati + Spedizione & Restituzioni gratuite per festeggiare!

Oggetto della mail: Ora o mai più!

Preheader: Mancano solo 8 ore alle offerte del Cyber Monday

Lunghezza dell’intestazione

Una cosa da tenere a mente è che può essere difficile stimare quanto del vostro preheader sarà visibile nel client di posta elettronica, come potete osservare in questa immagine qui sotto.

Dipenderà dal client di posta elettronica, dal dispositivo utilizzato dal destinatario e dalla lunghezza della riga dell’oggetto. Per questo motivo, assicuratevi che il messaggio più importante sia posizionato all’inizio del preheader.

4. Branding e identità visiva

Per aiutare i vostri destinatari a creare un rapporto più forte con il vostro brand, assicuratevi che i vostri modelli di e-mail corrispondano alla vostra identità visiva.

Ciò significa che il vostro logo, le immagini, i font, i colori e i pulsanti per le call to action devono essere coerenti con ciò che state presentando sul vostro sito web e su altri canali di marketing.

Se state ancora lavorando su un’identità visiva consolidata, considerate questi suggerimenti:

  • Creare uno schema di colori utilizzando colori interessanti e complementari. Se non sapete come, sarete in grado di generarli utilizzando uno strumento chiamato Coolors (gratis). Grazie al quale potrete avrete un set specifico di colori da usare per i singoli elementi come le intestazioni, le CTA e il testo.
  • Scegliete massimo due font che stanno bene insieme (di questo parleremo più avanti) e utilizzateli in tutte le vostre e-mail. Uno per i titoli e uno per il testo principale e le CTA.
  • Non complicate eccessivamente i vostri modelli di e-mail. Assicuratevi che siano semplici, esteticamente piacevoli e riconoscibili.
  • Cercate ispirazione online sui migliori esempi di email marketing e da siti come ReallyGoodEmails o Email Love.

Il vostro logo aziendale

Aggiungere il logo della vostra azienda alle vostre e-mail può aiutarvi a far distinguere il vostro brand da tutte le altre aziende che i vostri destinatari vedranno nella loro casella di posta elettronica.

Di solito nel template di email si aggiunge il logo nella parte superiore del vostro messaggio – al centro o nell’angolo a sinistra. Alcuni email marketer amano anche mettere il loro logo nel piè di pagina, proprio sopra la sezione disclaimer e i link di cancellazione.

Avrete anche notato che in alcuni client di posta elettronica, il logo appare accanto al nome del mittente, come nell’immagine qui sotto:

Questa funzione non è pienamente supportata da tutti i provider di email, ma alcuni di quelli più famosi hanno già iniziato ad usarla.

Per poter mostrare il vostro logo nelle applicazioni di posta elettronica come Gmail, il vostro dominio deve essere ospitato da G Suite, e se state inviando le vostre email attraverso un servizio esterno (come un software di email marketing come GetResponse), dovete assicurarvi che il vostro dominio sia autenticato con un DKIM personalizzato. Quando questi due requisiti sono soddisfatti, il logo dovrebbe essere visibile nell’ambiente Gmail.

Ora potete anche mostrare il vostro logo nei provider di posta elettronica Oath, (Yahoo!, AOL, ecc.). Questo è dovuto al nuovo metodo di autenticazione chiamato Brand Indicators for Message Identification (BIMI). Questo metodo è ancora in fase beta, a causa della quale è supportato solo da alcuni provider di posta elettronica, ma è probabile che venga ripreso da altri servizi di questo tipo nel prossimo futuro.

Un consiglio:

GetResponse offre DKIM personalizzato gratuitamente – dove come potete imparare impostarlo e ottimizzare al meglio le vostre e-mail.

Editor Note: Di recente a GetReposne abbiamo ospitato un webinar sulla progettazione delle email in cui Matthew Smith, fondatore di Really Good Emails. Ha parlato delle cose da fare e da non fare quando si progettano email automatizzate. Uno dei punti principali è stata l’idea di creare un sistema di progettazione dell’email che ti aiuti a semplificare il processo di creazione dell’email, specialmente quando si è in un grande team. Puoi guardare la registrazione di questo webinar di seguito.

5. Header di impatto

Far aprire la tua email è solo il primo passo. Per far sì che gli utenti clicchino sulla tua offerta, devi farli entrare e farli scorrere nel tuo messaggio. Un ottimo modo per ottenerlo è fare un buon uso della sezione dell’intestazione, quello che comunemente viene chiamato above-the-fold, tutto ciò che l’utente vede senza fare nessuno scroll.

L’intestazione di un’e-mail viene utilizzata principalmente per riassumere l’offerta principale di un determinato messaggio. Si trova nella parte superiore del corpo dell’email e può essere un’immagine, un testo o un mix di entrambi. Un’intestazione di posta elettronica efficace deve essere distinstiva, comunicare chiaramente di cosa tratta il messaggio e dare una buona ragione per continuare a leggere.

Ecco alcuni elementi consigliati da utilizzare nell’intestazione della vostra email per ottenere questo risultato:

  • Il vostro marchio e/o logo
  • Menu o barra di navigazione
  • Un titolo potente che riassume la vostra offerta principale
  • Un CTA che porta al vostro sito web
  • Qualcosa di interessante o allettante che cattura immediatamente l’attenzione

Inoltre, se si sceglie di creare un’intestazione dell’immagine, assicurarsi di fornire sempre il testo ALT (e potenzialmente lo stile) per rendere il messaggio più impattante per quegli abbonati che hanno immagini bloccate nelle loro e-mail di default.

Ecco un esempio di un’intestazione di e-mail che segue diverse delle migliori pratiche sopra menzionate:

  1. Ha il logo aziendale ben visibile in cima al messaggio
  2. Titolo audace e intrigante e una sottovoce proprio sotto
  3. Un’immagine intrigante ma difficile da descrivere al centro
  4. Una bolla che rafforza l’interesse suscitato dal titolo

Menu e navigazione

A volte può capitare di dover includere un menu di navigazione in cima all’intestazione della e-mail. Questa è una tattica usata principalmente nell’ambito dell’e-commerce che può aiutarvi a portare più click verso le aree nuove o su molteplici offerte e promozioni in evidenza sul vostro sito web.

Questa sezione può essere particolarmente utile se si tiene traccia dei clic in ogni singola voce del menu, perchè può aiutarvi a segmentare meglio il vostro pubblico e anche a innescare sequenze di email automatizzate nel caso in cui state usando l’automazione delle email.

Ecco un esempio di newsletter che utilizza questa funzione per guidare le persone alle diverse categorie di prodotti – Uomo, Donna, Maglie e Cappelli:

Se integrate un menu di navigazione nelle vostre e-mail, assicuratevi di controllare anche come si vedrannno e se sono in scala corretta in tutte le tipologie di dispositivi. Una casella di posta elettronica ha solo una larghezza limitata e copiare semplicemente la barra dei menu dal vostro sito web potrebbe non essere l’approccio migliore.

6. Usare immagini coinvolgenti

Immagini belle, grandi e coinvolgenti contano in tutti gli aspetti del marketing, comprese le e-mail. Quando scegliete la grafica per le vostre campagne e-mail, dovrete decidere su quanto segue:

  • Da dove si possono ricavare le immagini? (stock, su misura, licenza aperta)
  • Quale formato userai? (.jpg, .png, .gif)
  • Quanto spazio nella e-mail occuperà la tua immagine?
  • Cosa farete quando le immagini vengono bloccate nella casella di posta del destinatario?

Utilizzo di immagini stock vs immagini personalizzate

Quando si tratta di scegliere tra immagini stock e immagini personalizzate, non c’è un modo giusto o sbagliato di procedere. Assicuratevi solo che l’approccio scelto si adatti alla vostra identità visiva complessiva e vi aiuti a creare la giusta atmosfera per il vostro marchio.

Ecco un esempio del marchio United by Blue che utilizza foto personalizzate nelle proprie e-mail:

Un consiglio:

Con GetResponse Email Creator hai a disposizione oltre 5000 immagini stock gratuite di Shutterstock da personalizzare e utilizzare all’interno delle tue campagne email.

Diversi formati di immagine (.jpg, .png, .rgb)

Quando si tratta di formattare le immagini la situazione cambia. Naturalmente vorrete mostrare immagini di alta qualità che presentano la vostra offerta nel miglior modo possibile, ma dovete anche tenere presente la dimensione dei vostri file di immagine.

In generale, più pesanti sono i vostri file e più difficile sarà consegnarli alle caselle di posta dei vostri abbonati, quindi ogni volta che create una grafica per le vostre e-mail assicuratevi che sia ottimizzata per il web.

Nella maggior parte dei casi, vorrete mantenere i formati .jpg e .png e ottimizzare le vostre immagini con uno strumento come Squoosh.

Rapporto immagine-testo

Quando si creano newsletter, si dovrebbe anche prestare attenzione a quanto del messaggio è occupato da immagini rispetto al testo.

In generale, più testo è presente, migliore sarà deliverability. Più spazio all’interno della tua e-mail è occupato dalle immagini, più difficile sarà per te raggiungere la casella di posta elettronica.

Questo non significa che le vostre e-mail non debbano contenere immagini. Non è fattibile e nessun e-commerce lo permetterebbe. Ma il vostro messaggio non dovrebbe consistere di una sola grande immagine e un piè di pagina.

Esempio di email composta quasi interamente da un immagine

Un consiglio:

Se state usando il GetResponse Email Creator per costruire le vostre email e state caricando la vostra grafica personalizzata, assicuratevi di ottimizzarle prima con il nostro strumento di editing delle immagini. Basta aprire l’immagine come nella GIF qui sotto e salvarla, e verrà automaticamente compressa per meglio adattarsi alle esigenze dei provider.

Attributo ALT e cosa fare quando le immagini vengono bloccate

Quando progettate le vostre e-newsletter, assicuratevi di considerare le persone che non hanno il download automatico delle immagini attivato attivato nel loro provider. Anche senza le immagini caricate, le vostre e-mail devono convincere questi consumatori che la vostra comunicazione vale la pena di essere letta.

Quindi, cosa potete fare? Prima di tutto, assicuratevi che le vostre newsletter siano composte da entrambi gli elementi – testo ben strutturato e immagini con l’attributo ALT compilato.

L’aggiunta dell’attributo ALT ha un altro vantaggio, che è anche il motivo principale per cui dovreste utilizzarlo in primo luogo. Se alcuni dei vostri destinatari utilizzano uno screen reader per scoprire le vostre e-mail, l’attributo ALT li aiuterà a capire cosa c’è all’interno del vostro contenuto.

Come ispirazione, considerate questa newsletter che ha un bell’aspetto prima e dopo aver caricato le immagini. Anche se non hanno fornito il testo ALT per l’immagine dell’intestazione, la loro e-mail include un testo ben strutturato che è abbastanza attraente da convincere l’abbonato a cliccare sulla loro offerta.

E ora diamo un’occhiata a come si visualizza un’e-mail composta solo da immagini che non vengono caricate e senza testo alternativo:

Non ti fa venire molta voglia di cliccare sulla mail, vero?

Integrare GIF

Un modo per aumentare i vostri tassi di conversione delle campagne di newsletter è quello di aggiungere brevi GIF ai vostri messaggi. Il loro supporto è quasi universale e molti di noi si divertono a condividerli su Slack, Facebook o Instagram.

Quando usate le GIF, fate attenzione alle dimensioni dei vostri file. Potrebbe essere allettante condividere animazioni lunghe e di alta qualità, ma queste possono avere un impatto sulla vostra deliverability e richiedere molto tempo prima di essere caricate davanti agli occhi dei vostri destinatari.

Ci sono molti modi in cui potete usare le GIF per aumentare i vostri tassi di conversione. Qui sotto c’è solo un esempio che proviene da una newsletter inviata da un brand chiamato MeUndies.

Un consiglio:

Aggiungere le GIF alla tua email funziona come se stessi aggiungendo una normale immagine statica. In GetResponse, questo è ulteriormente semplificato grazie all’integrazione integrata con GIPHY.

7. Utilizzare i Video

Se volete coinvolgere il vostro pubblico, non c’è niente di meglio dei video. Purtroppo, i client di posta elettronica sono ancora in ritardo rispetto alle tendenze e il supporto video è limitato a solo una manciata di provider di cassette postali (come Apple Mail, Outlook per Mac e Thunderbird). Ciò non significa che non sia possibile inviare video via e-mail. È possibile, ma l’approccio più sicuro è quello di utilizzare una miniatura (un’immagine statica o un gif con un pulsante play) e collegarla tramite un link a una piattaforma esterna per usufruire il video.

Smart Bug utilizza una miniatura video per promuovere il loro webinar

Questo approccio può non sembrare l’ideale, ma garantisce che tutti i destinatari delle vostre e-mail potranno vedere il vostro video. Inoltre, quando cliccano sulla miniatura il video si aprirà nell’applicazione o nel browser di loro scelta. Si potrebbe sostenere che questa sia un’esperienza utente migliore rispetto a quella di dover guardare un video in un’e-mail.

Consiglio professionale:

Aggiungere video di YouTube alle vostre e-mail è molto facile con GetResponse. Tutto quello che dovete fare è copiare l’URL del video e inserirla, e automaticamente verrà una miniatura con un pulsante play da utilizzare.

8. Inserire Link

La maggior parte delle campagne di email marketing contengo link per indirizzare al sito o a una landing page indipendente.

Se stai costruendo email in HTML, puoi collegare con i link qualsiasi cosa – un pezzo di testo, un’immagine (anche una GIF), o un pulsante per la call to action.

Se invece state usando email di testo semplice, potete semplicemente aggiungere il vostro URL come un testo.

Se lo si fa, esistono due scenari: 1) il client di posta elettronica del tuo destinatario capirà che si tratta di un URL e lo collegherà automaticamente tramite un hyperlink, oppure 2) il tuo destinatario dovrà copiare e incollare il link nella finestra del suo browser.

Quale approccio dovreste usare? Nella maggior parte dei casi, si vorrà ricorrere alle email HTML, e questo è per lo più legato al tracciamento, che tratteremo in un attimo.

C’è un’altra cosa che dovreste tenere a mente. È l’importanza di mantenere il rapporto tra testo e link, su cui potete leggere di più in questo post sul miglioramento della deliverability delle vostre email.

Tracciamento e UTM

Uno dei vantaggi principali dell’utilizzo delle email HTML è la possibilita di utilizzare il tracciamento. Le due metriche principali che si possono tracciare con le e-mail sono le aperture dei messaggi e i clic sui link.

Il primo si ottiene attraverso l’uso di una piccola immagine statica che viene caricata insieme a tutte le altre immagini all’interno dell’email. Detto questo, se il destinatario non carica le immagini all’interno dell’email, non saprete se l’ha effettivamente aperta o meno.

Il click-tracking si ottiene utilizzando un url aggiuntivo dai inserire nei link contenuti nella e-mail. In questo modo, se qualcuno clicca su uno dei tuoi link, è possibile tenere traccia del numero e del percorso effettuato dagli utenti.

Potete vedere cosa vi segnala il browser, passando il mouse su qualsiasi link all’interno della vostra casella di posta elettronica:

Per avere ulteriori informazioni, potete aggiungere parametri UTM ai vostri link (se utilizzate Google Analytics). Questo vi permetterà di tracciare le vostre campagne email nel vostro account GA e vi fornirà maggiori informazioni sul comportamento e le preferenze dei vostri abbonati.

9. Utilizzare le Calls-to-action (CTA)

Se volete avere click sulle vostre e-mail, dovrete utilizzare le CTA.

Idealmente, ci deve essere una sola call to action principale nella vostra email che indirizzerà l’attenzione degli utenti e i click verso la vostra offerta principale. Potete anche avere CTA secondarie, ma come suggerisce il nome, non dovrebbero togliere troppo l’attenzione dal vostro obiettivo principale.

Per rendere efficace la vostra call to action, deve essere altamente visibile. Idealmente, dovete utilizzare un colore contrastante e avere molto di spazio bianco intorno al vostro pulsante, in modo che i destinatari non solo potranno vederlo, ma anche toccarlo con il pollice o il dito.

Le vostre CTA potrebbero essere parte di un’immagine più grande (nella vostra intestazione per esempio) o essere create separatamente. Tenendo conto che le immagini sono spesso bloccate automaticamente nelle caselle di posta elettronica, avere diverse call to action è spesso l’approccio migliore per evitare ogni tipo di problema.

Oltre a prestare attenzione alla progettazione e alla collocazione delle CTA, dovreste anche prestare attenzione al testo che utilizzate per le CTA. Potete usare una testo standard come “Compra ora” o “Ordina oggi”, oppure potete provare un approccio più descrittivo usando una testo come “Prova questo maglione”, “Preordina questo gioco”. Non c’è giusto o sbagliato, ma dovete provare entrambi questi approcci per vedere quale dei due si adatta meglio al vostro brand e genererà i migliori risultati.

10. Sfruttare il Footer

Ultimo ma non meno importante è il piè di pagina, un’altra parte importante dei vostri modelli di e-mail.

La stragrande maggioranza degli email marketer utilizza il piè di pagina in modo piuttosto generico, includendo solo gli elementi che sono tenuti a includere per legge (come le informazioni aziendal e un link per la cancellazione dell’iscrizione) e le icone dei social media collegate ai loro profili aziendali.

Tuttavia, è possibile essere più creativi con il design del piè di pagina della posta elettronica e utilizzarlo per costruire un’esperienza positiva del brand e raggiungere ulteriori obiettivi. Per esempio:

  • Enfatizzare la vostra proposta di vendita unica
  • Raccogliere i feedback del vostro pubblico
  • Promuovere il blog, podcast o altri contenuti
  • Promuovere un’offerta speciale visibile solo ai fan più accaniti
  • Promuovere la vostra app, link utili (es: store locator) e numeri di telefono
  • Mostrare il lato più umano della vostra azienda

Ecco alcuni esempi di ottimi piè di pagina di e-mail da cui vale la pena trarre ispirazione:

Piè di pagina in una e-mail di Magic Spoon contiene una promessa di felicità

Gucci utilizza il piè di pagina per promuovere l’App Gucci

Uncommon Goods utilizza il piè di pagina per ricordare al pubblico i loro valori fondamentali

11. Un occhio all’Accessibilità

Siamo tutti un pubblico eterogeneo e le vostre campagne di email marketing devono essere progettate in modo che tutti possano accedervi e comprenderle.

Secondo l‘Organizzazione Mondiale della Sanità, oltre 2,2 miliardi di persone vivono con una qualche forma di disabilità visiva. E non si tratta solo di poter leggere o vedere le vostre e-mail. Milioni di altri hanno problemi di udito, cognitivi, mentali o emotivi.

È probabile che alcuni dei vostri iscritti ne siano affetti. E se volete che accedano meglio alle vostre e-mail, ecco alcune cose che dovreste tenere a mente:

  • Aggiungete sempre il testo ALT alle vostre immagini se stanno introducendo nuove informazioni. In questo modo le persone che usano gli screen reader saranno in grado di capire meglio il contenuto
  • Fate attenzione al rapporto di contrasto delle immagini e dei colori. Ad esempio, il testo bianco su sfondo giallo può essere difficile da leggere. Strumenti come WebAIM Contrast Checker vi aiuterà a valutare se il vostro contenuto ha un contrasto sufficiente.
  • Usate una dimensione ragionevole dei caratteri (tipicamente 14-16 px) con una spaziatura delle linee decente
  • Fornire uno spazio bianco sufficiente tra le diverse sezioni e gli elementi
  • Attenetevi ai font leggibili
  • Evitare di fare riferimento a immagini. Usate le didascalie e fate attenzione a sostituire il testo vero e proprio con le immagini (questo vale anche per le gif e le emojis).
  • Assicuratevi che il contenuto delle vostre e-mail sia leggibile, idealmente ad un livello di Grado 6. Strumenti come l’Hemingway Editor vi aiuteranno a valutarlo.
  • Utilizzate un testo ipertestuale che dice al pubblico cosa vedrà cliccando sul link. Non utilizzare frasi generiche come “clicca qui”.
  • Se volete enfatizzare un’informazione, non fatelo solo con il colore.

Inoltre, nella vostro testo, evitate di fare riferimento ai colori o alla disposizione spaziale degli elementi all’interno del messaggio (ad esempio, cliccate sul pulsante verde qui sotto per procedere).

Per saperne di più sull’accessibilità delle e-mail, potete guardare questo video di Timothy Buck.

12. Scelta dei Font

I font scelti definiscono il look-and-feel delle vostre e-mail. Anche se ci sono centinaia di migliaia di font disponibili sul web, non tutti sono adatti alla comunicazione via e-mail.

Naturalmente, è possibile utilizzare qualsiasi font desiderato (che si adatta alla propria identità visiva del marchio) in immagini statiche e GIF. Ma nel testo, vorrete continuare a utilizzare i font di sistema e i font web.

I font di sistema sono i tipi di font che possono essere visualizzati su tutti i dispositivi o all’interno di qualsiasi applicazione – e avranno sempre lo stesso aspetto. Tra questi ci sono Georgia, Times New Roman e Verdana.

I font per il web, invece, pur essendo ampiamente supportati, a volte possono essere resi in modo diverso sul dispositivo del destinatario. Alcuni di quelli più popolari sono Roboto, Lato e Montserrat.

Ecco perché la soluzione migliore è quella di: 1) attenersi ai font di sistema, oppure 2) utilizzare i font web come primari e avere a un font di sistema di riserva che verrà visualizzato nel caso in cui il font personalizzato non possa essere utilizzato.

Idealmente, dovrete usare solo due diversi font nei vostri modelli di e-mail (uno per l’intestazione e uno per il testo principale e i CTA). Per trovare i font che funzionano bene insieme, prendete in provare ad utilizzare Fontpair o Google Fonts.

Consiglio professionale:

Ecco come impostare i font in GetResponse Email Creator:

13. L’uso del Copywriting

Scrivere un testo per le e-mail è un argomento a sé stante e si potrebbe scrivere un intero ebook su di esso.

Infatti, Joanna Wiebe, di Copy Hackers, ne ha scritto uno e potete leggerlo qui – “Come scrivere le newsletter che vengano aperte, lette e cliccate”. Ti aiuterà ad aumentare le tue aperture, i clic e le conversioni. In altre parole, renderà le vostre campagne e-mail più efficaci.

A parte i consigli che leggerete in questo ebook, vorrete prestare attenzione al fatto che le persone spesso non passano troppo tempo sulle email.

Per questo motivo, potreste voler mantenere il vostro testo conciso e diretto al punto. Potreste anche voler usare elenchi puntati, titoli, e sottolineare le parti più importanti con il corsivo o evidenziando il vostro testo.

14. La personalizzazione

Abbiamo parlato brevemente della personalizzazione nel contesto del campo dell’oggetto e-mail. Ma come si personalizza la posta elettronica in generale?

Questo avviene attraverso l’uso di contenuti dinamici, una sintassi che permetta di decidere essenzialmente quale tipo di contenuto verrà visualizzato da un determinato iscritto alla vostra lista.

Nella forma più semplice, si potrebbe scrivere qualcosa come [[nome]] e questo mostrerebbe il nome dell’abbonato all’interno del messaggio. E se non si dispone di tali informazioni? Potreste fornire un messaggio di riserva che apparirebbe solo nel caso in cui il nome di battesimo non venisse fornito.

I casi d’uso più avanzati di contenuti dinamici vi consentirebbero di visualizzare un messaggio completamente diverso (testo, immagini, link) in base alle informazioni sui clienti che avete memorizzato nel vostro database.

Grazie a questo, potreste, per esempio, mostrare un numero diverso di punti accumulati dal vostro iscritto nel vostro programma fedeltà o i diversi premi che potrebbero essere riscossi. Oppure potreste mostrare un diverso set di prodotti che hanno guardato sul sito web o che hanno acquistato in passato.

Secondo i nostri dati, le e-mail che utilizzano la personalizzazione nel corpo di testo della posta elettronica hanno un tasso medio di click-through del 19% superiore. Nonostante ciò, sono soprattutto le aziende più grandi (o quelle con una maggiore attenzione al marketing) a fare uso della personalizzazione.

Questo è dovuto in gran parte al fatto che gli email marketer o non hanno abbastanza dati per personalizzare le loro email, o il tempo e lo sforzo per personalizzare la loro comunicazione su scala non fornisce il ROI che giustifica i costi.

Tuttavia, vi suggeriamo di provare a personalizzare le vostre campagne email anche nella forma più semplice. Potresti iniziare utilizzando il nome degli iscritti nell’oggetto, nel testo dell’email o anche nell’immagine – puoi provare anche uno strumento come NiftyImages. Questi tool possono aiutarti a coinvolgere meglio il tuo pubblico e portare a risultati come nell’esempio qui sotto.

15. Layout delle e-mail

Il layout della vostra e-mail dovrebbe aiutare i vostri destinatari a usufruire del contenuto del vostro messaggio con facilità e nel giusto ordine. Ci sono diversi layout di posta elettronica popolari che potete utilizzare.

Una colonna

In un layout a una colonna tutti i contenuti delle vostre e-mail sono inseriti in un’unica colonna, uno dopo l’altro. Si tratta di un approccio semplice, mobile-first che assicura che tutte le vostre informazioni saranno visualizzate perfettamente su tutti i dispositivi. E’ anche ottimo per concentrare l’attenzione del pubblico nei posti che volete che guardi.

Piramide invertita

La struttura a piramide invertita rende ancora più facile guidare la messa a fuoco e i clic nelle aree dove si desidera che il pubblico clicchi. Posizionando il vostro contenuto più ampio (di solito l’intestazione o un banner) in alto e il contenuto più sottile in basso (la vostra call to action), gli occhi degli spettatori vengono automaticamente portati sul luogo direttamente legato alle vostre conversioni.

Zig-zag

Questo è un altro interessante layout che porta gli occhi dei vostri spettatori da un lato dello schermo all’altro avanti e indietro mentre scorrono il messaggio. Può essere un layout molto accattivante che sembra ottimo se stai mostrando i tuoi prodotti e poi li segui con una descrizione e un CTA che porta alla pagina del prodotto.

Ma c’è un piccolo avvertimento con questo approccio, ed è per questo che non lo raccomandiamo troppo spesso.

Se ogni elemento del vostro messaggio è un blocco separato (come l’immagine o la descrizione di un prodotto), e va prima da sinistra a destra e poi da destra a sinistra, l’ordine in cui questi elementi sono visualizzati su un dispositivo mobile potrebbe non essere ideale

A volte la vostra descrizione o il pulsante CTA si potrebbe sovrapporre l’immagine, il che potrebbe confondere i vostri destinatari.

Due colonne

Il layout a due colonne è spesso utilizzato dai marchi che si concentrano molto sull’uso delle immagini nelle loro e-mail.

Il più delle volte comprende un’ampia intestazione a una sola colonna in alto – con l’offerta o il prodotto principale – e diversi blocchi sottostanti divisi in due colonne.

È una sorta di mix tra la disposizione a una colonna e quella a zig-zag che abbiamo descritto in precedenza. Per questo motivo, include alcuni dei pro e dei contro di questi layout.

Lo svantaggio principale è che quando un messaggio a due colonne viene visualizzato su un dispositivo mobile, i blocchi vengono impilati uno dopo l’altro – e ad alcuni email marketer questo non piace. Invece, preferiscono vedere i loro prodotti ridimensionati per adattarsi a uno schermo più piccolo ed elencati uno accanto all’altro.

Nota dell’editore: in GetResponse Email Creator è possibile regolare l’ordine dei blocchi per i dispositivi mobili separatamente. Tutto quello che dovete fare è cambiare il pulsante “Invertire le colonne sui dispositivi mobili” e i vostri blocchi appariranno in modo diverso rispetto ai client desktop. Grazie a questo, potete essere sicuri che i vostri modelli di email saranno perfetti su qualsiasi dispositivo.

Larghezza e-mail

Se volete assicurarvi che le vostre e-mail risultino bene sulla maggior parte dei dispositivi, allora vorrete mantenere la loro larghezza a 600 px (max 640 px).

All’inizio può sembrare controintuitivo, soprattutto perché i nostri schermi stanno diventando sempre più grandi in questi giorni, ma tenete presente che non tutti i client di posta elettronica funzionano allo stesso modo. Molte caselle di posta elettronica visualizzeranno il vostro messaggio in una cornice circondata da sezioni e schede aggiuntive. Come in questo esempio del nostro client web Gmail

Lunghezza dell’e-mail

Non ci sono linee guida chiare sulla durata delle vostre e-mail. Alcuni marketer preferiscono progettare i loro modelli di email in modo che siano brevi e veloci, conducendo direttamente al loro sito web. Altri preferiscono trasmettere quante più informazioni possibili e lasciare che sia l’email a parlare.

Se la vostra newsletter consiste principalmente di testo, allora l’unica cosa che dovete chiedervi è se le persone scorreranno così in basso nel vostro messaggio per leggere tutti i contenuti. Molti blogger adottano questo approccio, ma potrebbe non essere l’ideale se stai cercando di vendere prodotti di e-commerce.

Se la vostra newsletter è composta da diverse immagini, allora avere un messaggio lungo con più grafici potrebbe portare ad essere troncato da ISP più grandi come Gmail. Questo può influenzare la sensazione generale del vostro messaggio, quindi è sempre meglio tenere questo fatto in mente.

Spaziatura e padding

Il vostro modello di email è composto da molti blocchi e sezioni diverse.

La maggior parte delle volte, avrete l’immagine dell’intestazione, alcuni blocchi di testo, alcune immagini e CTA e un piè di pagina. Tutti questi elementi devono combaciare tra loro, ma ci deve essere anche un po’ di “aria” tra di loro. Con questo intendo gli spazi bianchi.

Lo spazio bianco rende la lettura e il click attraverso la tua email molto più facile e intuitivo. E come tale, influisce sulle vostre conversioni. Non c’è un numero specifico su quale debba essere la spaziatura o un padding appropriato. Dovete provarlo voi stessi e decidere cosa vi sembra buono e cosa no.

Nei nostri modelli di email, tendiamo ad aggiungere 20-30 px di padding sul lato sinistro e destro di ogni sezione che ha un blocco di testo. Grazie a questo, quando l’e-mail viene visualizzata su un dispositivo mobile, il testo non è bloccato sul bordo dello schermo.

Per il padding superiore e inferiore, di solito usiamo da 10 a 20px tra ogni elemento o sezione. Questo ci aiuta a dare un po’ di “respiro” e rende le nostre e-mail più leggibili.

Ogni volta che configurate il vostro modello di email, assicuratevi di controllare come si comporta su diversi dispositivi e client di posta elettronica. Quello che ha un bell’aspetto su desktop potrebbe non avere lo stesso effetto sui dispositivi mobili.

16. Responsive e Mobile First

Con più della metà dei vostri destinatari che aprono le vostre e-mail su dispositivi mobili, non potete pensare di costruire i vostri modelli di e-mail pensando solo a grandi schermi per il desktop.

Il modo migliore per garantire che tutti i vostri destinatari abbiano un’esperienza ottimale è quello di costruire email per il mobile.

Un’email che risponde alle esigenze dei dispositivi mobili avrà un bell’aspetto, sia su dispositivi più piccoli che su quelli più grandi. E dato che state costruendo e inviando una sola email (ottimizzata per entrambi i tipi di dispositivi) non sarà un problema se il vostro abbonato sceglie di aprire il vostro messaggio utilizzando diversi strumenti.

Non entreremo nel dettaglio di come codificare un’email per il mobile. I creatori di email, come il GetResponse Email Creator, vi permettono di creare modelli di email che si adattano a tutti i tipi di dispositivi senza dover scrivere una sola riga di codice.

Le migliori pratiche per la progettazione di email mobili

Ci sono diverse buone pratiche che dovreste tenere a mente quando progettate le vostre e-mail per i dispositivi mobili:

  • Assicuratevi che il testo sia leggibile. Considerate di aumentare l’interlinea e la dimensione dei caratteri a 14-16 px per il testo normale e 22 px per i titoli.
  • Assicuratevi che i vostri link e CTA possano essere facilmente cliccabili quando usate il pollice. Nella maggior parte dei casi, vorrete che i vostri pulsanti abbiano circa 44 x 44 px (minimo 29 x 44 px) di spaziatura
  • Includere un padding extra tra i CTA per rendere più facile il clic. Aggiungere 10-20 px di spazio extra intorno alle aree cliccabili per facilitare il clic.
  • Assicuratevi che la vostra landing page sia ottimizzata anche per i dispositivi mobile. Mandare le persone su una pagina che non ha un bell’aspetto sul loro cellulare sarebbe una perdita di denaro e potrebbe causare molta frustrazione.
  • Testate e verificate sempre l’aspetto del vostro modello di e-mail su diversi dispositivi prima di inviarlo a tutti. Come abbiamo detto e vale la pena di ribadire, quello che potrebbe avere un bell’aspetto su un desktop potrebbe non avere lo stesso aspetto su un dispositivo mobile (per esempio quando i vostri contenuti sono ridimensionati o sovrapposti l’uno all’altro)

Conclusioni

Anche se la posta elettronica è un mezzo così vecchio, negli ultimi anni sono cambiate molte cose nel mondo dell’email design.

Siamo sempre attenti a nuovi sviluppi, pratiche e tendenze e continueremo ad aggiornare questa guida per riflettere lo stato attuale delle cose.

Se volete rimanere aggiornati, assicuratevi di iscrivervi alla nostra newsletter in modo da potervi avvisare ogni volta che modifichiamo questa e le altre nostre risorse.

E se siete alla ricerca di un creatore di email che renda la creazione di modelli di email un’esperienza divertente e gratificante, assicuratevi di iscrivervi a una prova gratuita di GetResponse.

Vuoi vederlo come funziona? Ecco un breve video tutorial per voi.

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